L’isola dei merletti
È nota per le sue tipiche case vivacemente colorate, ma anche per la secolare lavorazione artigianale dei merletti e per le tradizioni gastronomiche (tipici dolci sono i bussolai biscotti a ciambella giallo di uova, farina e burro).
È costituita da quattro isole separate da tre canali interni, che sono il rio Pontinello, il rio Giudecca e il rio Terranova e vi vivono circa 3.000 persone
Il suo nome deriverebbe da Boreana, uno dei quartieri della città romana di Altino, o forse una delle sue porte (quella posta a Nord-Est, da dove giungeva la bora). Burano fu infatti fondata, come le altre isole vicine, dagli abitanti di questo centro stabilitisi in laguna per sfuggire alle invasioni barbariche, in particolare agli Unni di Attila e ai Longobardi.
Il cuore del paese è Piazza Baldassare Galuppi, realizzata interrando un canale, sulla quale si affaccia la chiesa di San Martino, l’unica dell’isola. Famoso il suo campanile, caratterizzato da una forte pendenza dovuta al parziale cedimento dei suoi basamenti, fondati, come alcune parti di Venezia, su palafitte.