Fu uno dei più antichi e prosperi insediamenti della laguna, fino al declino conseguente alla predominanza della vicina Venezia e al mutare delle condizioni ambientali. Attualmente l’isola conta appena una ventina di residenti, ma conserva ancora un inestimabile patrimonio archeologico.
Tradizionalmente, si ritiene che il toponimo derivi da Torricellium, nome della principale torre di guardia della città e forse del quartiere ad essa adiacente.
La cattedrale di Santa Maria Assunta fu ristrutturata nella forma attuale intorno all’anno mille. Caratteristica singolare: è costituita dai finestroni con imposte formate da lastre di pietra. La parete occidentale, corrispondente con l’ingresso principale, è occupata, all’interno, da un mosaico in stile bizantino di notevolissime dimensioni che rappresenta il Giudizio Universale.
La chiesa di Santa Fosca, che risale al XII secolo, ha pianta a croce greca ed un porticato con colonne di marmo e capitelli che ripete il motivo architettonico dell’interno. Le chiese a croce greca sono molto rare e sono sintomo del dominio culturale bizantino che subì Venezia fra il IX e il XII secolo.
Nello spiazzo prospiciente i due edifici sacri, delimitato anche dal palazzo del Podestà, sede del Museo provinciale di Torcello, vi è il cosiddetto trono di Attila, più probabilmente un seggio riservato ai magistrati incaricati di amministrare la giustizia.
Il Ponte del Diavolo, che scavalca un canale interno, conserva la caratteristica forma priva di parapetti, come in origine erano tutti i ponti veneziani.